Fagiolo
Lavorazione primaria del terreno
Aratura.
Questo tipo di intervento, vista la sua natura, non dovrebbe prescindere da alcuni parametri fondamentali tra cui:
- stato del terreno, il terreno dovrebbe essere lavorato in “tempera”;
- profondità di lavorazione, è fattore importante sia per motivi ambientali che economici (in primis perché si portano in superficie strati asfittici e con una limitata disponibilità di principi nutritivi oltre a spostare in basso materiale organico che difficilmente verrà degradato adeguatamente. Le motivazioni di carattere economico sono fondamentalmente legate alla maggiore richiesta di potenza per effettuare la lavorazione.
Per queste colture rimangono comunque consigliabili profondità oscillanti attorno i 20-30 centimetri, auspicabile quando possibile l’impiego di aratri polivomere al fine di limitare il numero di passaggi sul terreno.
In seguito si consigliano passaggi possibilmente con erpici (ad esempio erpici a denti rigidi, rotante, a dischi)per affinare il terreno.
La pratica della ripuntatura è auspicabile, viene effettuata in particolare quando si è creata una suola di lavorazione ed il terreno presenta delle condizioni di ristagno idrico, notoriamente deleteri per queste colture.
Sarebbe auspicabile effettuare le lavorazioni primarie del terreno almeno un mese prima della semina in modo da consentire una più efficace azione degli agenti atmosferici a favore dell’affinamento del terreno e del letto di semina.
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